Per gli italiani deve essere pulito, affidabile e con tanta voglia di socializzare. In Francia prevale la stabilità economica, mentre gli spagnoli amano chi rispetta gli spazi.
Nella ricerca condotta insieme a Ipsos nel corso del 2021, che ha analizzato abitudini e interessi di 3.000 giovani italiani, francesi e spagnoli tra i 18 e i 34 anni, abbiamo chiesto “cosa cercano gli italiani nelle persone con cui condividere la casa e parte della propria vita? E in cosa si distinguono da francesi e spagnoli?”
Da qui, sono emerse le diverse opportunità che i giovani vedono nel coliving: conoscere persone e fare esperienze per gli italiani, vivere in case più grandi per i francesi, condividere le spese per gli spagnoli.
Le qualità del coinquilino ideale
Vivere in condivisione è una grande opportunità, basta tra coinquilini ci sia una sintonia “a pelle” e sulla gestione e cura della casa.
Ecco quali sono gli aspetti che emergono:
1) IGIENE E PULIZIA
Uno spagnolo su due (51%) evidenzia “igiene e pulizia” come la prima caratteristica necessaria per il coinquilino ideale, seguiti dal 44% degli italiani e dal 41% dei francesi, i più transigenti.
2) AFFIDABILITÀ
Ben il 38% degli italiani la individua come una delle principali qualità ideali, contro il 27% degli spagnoli e il 23% dei francesi.
3) MANTENIMENTO DELLA PRIVACY E DEGLI SPAZI PERSONALI ALL’INTERNO DELLA CASA
Il 39% degli spagnoli e il 37% degli italiani evidenzia l’importanza del “rispetto degli spazi e tempi altrui”, a cui è interessato solo al 23% dei francesi.
4) STABILITÀ ECONOMICA
Il 22% dei francesi la reputano fondamentale per la convivenza contro il 14% degli spagnoli e l’11% degli italiani.
5) CONOSCERE GIÀ LA PERSONA CON CUI SI VIVE
Anche questo aspetto è nettamente più importante per i nostri cugini francesi: il 22%, contro il 14% degli spagnoli e il 15% degli italiani.
In sintesi: per andare d’accordo con uno spagnolo serve fare grande attenzione prima di tutto alla pulizia, mentre con un francese basta che il vostro portafogli non resti mai a secco. Per gli italiani le parole chiave sono rispetto, affidabilità e simpatia.
Analizzando le motivazioni che spingono a vivere in coliving, emergono profonde differenze tra i 3 Paesi:
- l’opportunità di risparmiare e condividere le spese è sicuramente primaria per tutti: il 56% per gli spagnoli, contro il 40% dei francesi e il 39% degli italiani
- il 38% degli italiani vede l’opportunità di socializzare e conoscere persone
- il 28% dichiara di sentirsi rassicurato dal fatto di avere qualcuno a cui chiedere aiuto in caso di difficoltà, facendo emergere così un’importante componente empatica e confidenziale fra coinquilini
- i francesi vedono nel coliving il modo per poter abitare in una casa più grande (29%) e per non annoiarsi (28%).
Le principali paure? Per il 49% degli spagnoli è sicuramente la mancanza di privacy; per gli italiani è il rischio di non andare d’accordo con i coinquilini (47%); mentre i francesi temono molto di più degli altri (22% vs 10% italiani e 13% spagnoli) di essere criticati per il disordine.
Gli aspetti positivi del coliving vengono evidenziati anche da alcuni elementi che le giovani generazioni considerano importanti per il loro futuro: in Italia per quasi 7 giovani su 10 (67%) è e continuerà ad essere fondamentale poter condividere con qualcuno le spese, le attività e gli oggetti di tutti i giorni.
Inoltre, il 66% dei giovani intervistati riconosce che la loro generazione è molto più aperta alla condivisione rispetto a quelle passate, confermando la voglia di fare esperienza in diverse città e paesi per arricchire il proprio bagaglio culturale (il 69%), e che l’acquisto della casa è un obiettivo da raggiungere solo dopo aver arricchito il proprio curriculum con esperienze di livello (53%).
Sara Taddei, la nostra Head of Marketing&Communication, dichiara: “La ricerca ha confermato il bisogno e il desiderio di vivere in coliving per conoscere nuove persone e nuove culture, allargare i propri orizzonti, creare una rete di amici con cui condividere non solo una casa ma anche un pezzo di vita. Ovviamente la necessità di condividere le spese è cruciale per chi non ha ancora raggiunto una stabilità economica e professionale e vive una fase della vita caratterizzata da forte mobilità e spiccato dinamismo. Ma la voglia di conoscere persone diverse dai colleghi d’ufficio o di corso rende il coliving una grande opportunità per crescere e fare esperienza”.
Nota Metodologica
L’indagine “Understanding housing decisions and intention of young Italians, French and Spaniards”, commissionata da DoveVivo a Ipsos, aveva il principale obiettivo di indagare le opinioni dei giovani italiani, spagnoli e francesi riguardo al co-living e al loro complessivo rapporto con la propria casa, considerando anche l’impatto della pandemia sulle scelte abitative.
L’indagine è stata realizzata dal 6 al 13 luglio 2021 e conta 1.000 individui tra i 18 e i 34 anni per ognuno dei paesi coinvolti (Italia, Francia e Spagna). I campioni sono casuali e stratificati, rappresentativi dell’universo di riferimento per area geografica, genere, fascia di età, titolo di studio e principale attività. Le interviste sono state condotte con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview).